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Il mondo immaginario
L’avere una mente creativa ti dà l’illusione e la speranza che il mondo di cui parli, quello immaginario, possa diventare realtà.
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In viaggio
Quando viaggio mi piace sempre guardare fuori dal finestrino. Ammirare il panorame, contemplare la natura, estraniarmi da tutto ciò che mi circonda e racchiudermi nei miei silenzi, nei miei pensieri.Se il mondo potesse fermarsi in quell’istante, lascerei tutto cristallizzato. O schiaccerei il pulsante del rallentatore, e scenderei dal treno. Mi siederei in mezzo alla natura. È lì che c’è il mondo intero. In quel contatto silenzioso tra tempo e spazio, tra incerto e sicurezza, paura e coraggio.Corriamo, corriamo e tutto si appiattisce.I rapporti, i sogni, le amicizie, i desideri.Se ci fermassimo un attimo ad assaporare la vita, i sapori dei dolori, dei dispiaceri non sarebbero così amari.E allora schiaccio il…
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L’ultima magia
Pungeva il freddo in una notte solitaria, mentre il suo viso riposava di un riposo di un bambino. Correvano le lancette e il sogno di una vita scivolava nel cassetto dei desideri. Giungeva il sole, albeggiava, quando il risveglio del guerriero scrollò via anche l’ultimo stralcio di mangia.
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La violenza non è amore
Con una mano asciuga quella lacrima… e con l’altra ti porta via la vita.Non è Amore .
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Punta lontano
Volgi il tuo sguardo verso la direzione che vuoi intraprendere. Immagina la meta, poi alzati e mettiti in cammino .
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E cerco te
Passi via, come nuvole soffiate dal vento e voli lontano tra rondini migratrici e primavere appena sbocciate. Dentro ogni solco, cerco le tue orme immaginando di averti ancora qui con me. Forse è più facile desiderarti nel mio presente. Forse è più semplice guardarti da lontano. Alzo gli occhi al cielo e sogno te. Tu che sei il profumo di amore, il caldo di un giorno di fine settembre. Tu, che vibri tra un bacio e una risata gioiosa. Tu, che sei … E ti confondi tra la pioggia. E passi via, come un temporale d’estate, come una lacrima che ho urlato in un momento di dolore.
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Il fiore nero
Lentamente il germoglio nasceva tra un filo d’erba spento e un ciottolo bruciato dal sole. Si aggrappava alla vita nel rinascere, tempo dopo tempo, per non perdere quel barlume di luce. Lentamente si spegnava l’amore, per respingere la fugace voglia di vita. E nel torpore di un lago sporco di morte si allontanava per un ristorno eterno.
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E fu freddo
Brucio di fuoco ardente, nell’animo flebili scintille muoiono lentamente… Si spegne il sorriso, dorme sconfitto il cuore. Mille luci, come candele morenti, sussurrano addii piangenti. Il cielo, ricoperto di stelle, avvolge il corpo giacente della madre. E fu notte. E fu buio. E fu silenzio. E fu freddo.
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La felicità
Non bisogna mai affidare agli altri il potere della nostra felicità. Siate felici per quello che avete, per quello che fate e per ciò che siete.
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L’approdo
Nacqui inciampando nel mondo e dalla terra feci il pieno di energia. E’ dal basso che si può ammirare il cielo…